Il mondo alla fine del mondo
Il 16 giugno del 1988 un inquietante messaggio approda ad Amburgo, stampato dal fax di un'agenzia giornalistica legata a Greenpeace e molto impegnata in campo ecologico: la nave officina giapponese 'Nishin Maru' è stata rimorchiata in un porto del Cile, squassata in seguito a un misterioso incidente in cui hanno perso la vita numerosi membri dell'equipaggio. Uno dei reporter, che da giovane aveva viaggiato in quei mari, s'insospettisce, indaga e scopre che in teoria quella nave non esiste più, è stata ufficialmente demolita a Timor anni prima. Accompagnato dal capitano Nilssen, un vecchio lupo di mare schivo e generoso, il giornalista parte per quei mari insidiosi e incantati. E sotto il cielo livido della Terra del Fuoco, tra fiordi labirintici, micidiali banchi di sabbia e isole spazzate dal vento, il giovane scoprirà, in un crescendo di suspense, la tremenda e impensabile verità, l'esito fantastico di una vicenda cruda e incalzante.
Disponibile anche in versione brossura e tascabile.
Non è rimasto gran che, nella vita, ad Antonio José Bolivar Proano: i suoi tanti anni, una capanna sulla riva del grande fiume, una fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, e i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, accumulato da Antonio quando decise di vivere dentro la grande foresta, insieme agli Indios Shuar: quella sapienza particolare, quell'intimo accordo con i ritmi e i segreti della natura, quel rispetto per la magia delle creature che il grande mondo verde gli ha insegnato, e che nessuno dei famelici Gringos - giunti da più o meno lontano per sfruttare e distruggere quel mondo - potrà mai capire. Soltanto un uomo come Antonio, dunque, potrebbe adempiere il compito ingrato di inseguire ed uccidere il tigrillo, il felino accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, che si aggira minaccioso per la foresta a vendicare sull'uomo, su qualsiasi uomo per la propria perdita. la sua storia di questa epica caccia, di questo confronto continuo fra la vita e la morte, è la svolta in sequenze narrative vibranti e tese, straordinariamente avvincenti, e arricchite, per di più, di una sottile risonanza simbolica: nella lotta fra Antonio l'animale (il lettore potrebbe tornare, con la memoria, alle pagine mitiche de "Il vecchio e il mare") viene giocata, in realtà, l'eterna gara dell'uomo con sé stesso. E il temibile felino, anziché rappresentare il nemico, si fa emblema inquietante di un oscuro senso di colpa collettivo: quello che tormenta le coscienze di fronte allo scempio della natura ferita. Dopo lo strepitoso successo che gli è arriso in tutto il mondo, il romanzo di Sepùlveda giunge ora anche in Italia, portando, insieme all'ardore della denuncia, un'irriducibile capacità di sperare.
Disponibile nella versione brossura, tascabile e nella versione audiolibro della durata di tre ore letto da Edoardo Siravo con 3 CD Audio.
Ricordo che con una spesa minima di 19 € anche la spedizione è gratuita.
Offerte scelte da Compralo Qua Gigacenter.
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